Un paio d’anni fa di questi tempi pre-natalizi, al Castello di Valenzano a cena con cari amici toscani.. questa la mia “personal choice” sulle 20 e + bocce sbocciate.
Al I posto su tutto e tutti: tortellini d’anatra fatti a mano in consommè finissimo di muscolo e lingua.. qui lo chef del Castello, Simone Brodoloni – nomen omen – ha superato se stesso: puro orgasmo multiplo del palato fuso all’encefalo.
Seguono in ordine di gradimento decrescente*:
- Clos Vougeot “Musigni” 2005 Domaine Gros Frere et Soeur
- Bussia Riserva 2008 Giacomo Fenocchio
- Nuits-Saint-Georges 2008 Domaine Prieuré Roch
- Touraine Pinot Noir 2013 Puzelat-Bonhomme
- Chambolle-Musigny 2010 Philippe Pacalet
- Clos Rougeard (Saumur-Champigny) 2004 Foucault frères
*Per dare la giusta misura del significato di ciascuna bevuta e dell’unicità d’ogni bottiglia di vino, bsogna puntualizzare che l’ordine di gradimento decrescente indica a grandi linee i sentimenti particolari di una sera nello specifico al netto di tutta una serie di variabili irreplicabili – umore personale, umore del gruppo dei degustatori, condizioni specifiche di temperatura, mantenimento e tenuta delle singole bottiglie – per cui a diverse condizioni ma a parità di annate e stesse tipologie di bottiglie riassaggiate oggi a distanza di due anni, la classifica di gradimento delle bottiglie potrebbe esprimere tutt’altra situazione.