Clyde Fans capolavoro a fumetti sulla memoria il progresso il fallimento
Clyde Fans è un graphic novel di grande intensità emotiva cresciuto negli anni assieme all’esperienza interiore e alla maturità artistica dell’autore canadese. È difatti un romanzo per immagini (romanzo grafico) a cui Gregory Gallant in arte Seth ha lavorato a “spizzichi e bocconi” per venti anni. Questo libro a fumetti di culto andrebbe salutato come un vero e proprio evento editoriale anche oltre i confini del circoscritto mondo della narrativa disegnata. L’edizione definitiva in lingua originale è uscita nel 2019 per Drawn and Quarterly, in Italia è stato pubblicato grazie al lavoro sempre accurato della Coconino Press.
Questo eccezionale romanzo per immagini si struttura in 5 parti che dal 1957-1997 ricoprono 40 anni di vita dei fratelli Matchcard, un nome composto dalle parole match e card, in cui è già contenuto in nuce il destino dei due personaggi fatti di cenere (fiammifero e carta). Clyde Fans, dalle fiamme alle ceneri, racconta la storia malinconica di un’impresa commerciale specializzata in ventilatori elettrici, fondata da Clyde, padre dei due fratelli Abraham (Abe) e Simon Matchard. Un padre assente, che ha lasciato i due fratelli quando erano ancora bambini. Questa assenza è il centro gravitazionale, il vuoto magnetico primordiale attorno a cui ruota tutta la triste parabola dei fratelli Matchard e della loro madre abbandonata giovane dal marito.
Se il carattere delle persone è il loro destino, Clyde Fans in effetti è la parabola a tutto tondo di un destino d’incompiutezze interiori e fallimenti correlati: il fallimento dell’attività commerciale che non sa adeguarsi al cambio dei tempi quando i ventilatori elettrici vengono sostituiti dall’aria condizionata; il fallimento di Abe, mediocre eppure abile procacciatore d’affari, commesso viaggiatore dalla vita sentimentale disastrata; il fallimento esistenziale di Simon dai nervi fragili, inetto alle relazioni sociali sempre più chiuso in sé e sprofondato nel suo labirinto psichico fatto di cartoline bizzarre, oggetti animati, visioni mistiche; il fallimento del capitalismo occidentale tout court.Nell’arco di questi 40 anni oltre ai due protagonisti della storia vediamo scorrere tutta una folla di cose, una moltitudine dolorosa di case e persone: cameriere di tavole calde, squallide camere d’hotel, sale d’ospizi, oggetti distinti pure se immersi in un mondo anonimo cosparso da una luce soffusa di blu e nero, reso miracolosamente da un’illustrazione raffinata – tributo all’epoca d’oro del design -, e da un taglio grafico geniale che, come già detto, si è dilatato in due decenni, di pari passo con la maturità stilistica dell’autore.
Seth racconta che la scintilla gli è scattata davanti a un locale chiuso da anni a Toronto, con la scritta Clyde Fans sull’insegna. La faccia schiacciata sulla vetrina, lo sguardo interiore è penetrato come in una lampada magica dentro quell’ufficio polveroso e dai ritratti appesi al muro di due figure maschili la realtà inorganica annidata nelle pieghe del passato si è animata, ha cominciato a vivere di vita propria grazie alla fantasia alchemica dell’artista. È man mano così avvampata nella sua testa tutta la storia dei due fratelli Matchard. Ha continuato a proliferare come la leggiamo ora, dall’immaginazione creatrice dell’autore alle pagine di carta, la storia di Clyde Fans che insegue ossessivamente le vite ordinarie dei due fratelli racchiusi nel proprio guscio protettivo; ricostruisce il destino stesso di una città, di tante megalopoli tutte uguali a se stesse sprofondate nel disagio metropolitano fatto di ottusa aggressività commerciale, alienazione urbana, abbandono architettonico, superflue competizione sul mercato, relazioni umane finte, molto spesso sfuggenti o superficiali anche se profonde all’apparenza.Da questa tesserina minima di realtà canadese, il nome del negozio stesso tra King Street e Sherbourne Street, Seth crea un mosaico di invenzione prodigiosa più vera del vero, che è allo stesso tempo una struggente verità domestica e universale, cioè l’amore mancato tra il padre e la madre dei fratelli Matchard che si diffonde come una nube funesta sulle loro esistenze adulte spezzate tra la frenesia irrazionale della quotidianità esterna e l’irrealtà difensiva della solitudine appartata, oscurandole fino alla tristezza, allo squilibrio mentale, all’impotenza.
Leggendo e rileggendo queste tavole stupende, veniamo come risucchiati dal microcosmo sottomarino illustrato di Clyde Fans. Un buco nero, una feritoia dentro a un muro, un piccolo mondo infinito al rallentatore, gelido e desolato, teatro eterno della lotta dis-umana fra progresso e fallimento, dove sembra sempre autunno o inverno e non passerebbe mai per a testa di utilizzare un ventilatore elettrico anzi d’istinto vorremo solo un camino acceso accanto, un bicchierozzo di cognac d’annata e continuare a farsi assorbire l’anima dalle malinconiche seduzioni per il passato create dal tocco magico di Seth artista folgorante, romanziere, fumettista del XXI secolo.