La materia luminosa calda del Trebbiano Spoletino (Umbria) e della Malvasia + Viura (Rioja).
In cosmologia gran parte dell’Universo sembra essere composto di “materia oscura fredda”. Di certo non è il caso di questi due bianchi infuocati: materia luminosa e illuminante dalle galassie del vino Italia e Spagna.
Espressività e fragranza giallina come i primi guizzi del sole all’alba del Collecapretta Vigna Vecchia soprattutto se misurato con altre precedenti annate con cui l’ho confrontato a memoria. Su carpaccio di manzo, grissini di patate, selezione di pecorini e caprini varie stagionature e paste.
Maturità complessa, tempra sfaccettata, giallo mietitura, fiammella crepitante di candela e oro fuso di luce al crepuscolo. Soffio ossidativo che si comprime e che si dilata man mano alla rianimazione dalla bottiglia al calice del Viña Tondonia Reserva Blanco. Su patate cotte alla brace e olio evo a crudo di Trevi o Spoleto, strangozzi ai pomodorini con i finferli (Cantharellus cibarius) detti anche gialletti, gallinacci.
• Trebbiano Spoletino Collecapretta “Vigna Vecchia” 2015 di Vittorio Mattioli, agricoltore e vignaiolo;
• R. Lopez de Heredia Viña Tondonia 1991 Reserva Blanco (Viura e Malvasia) Rioja.