Podere San Donatino (Castellina in Chianti) acquistato nel 1971 da Léo Ferré il grande poeta e chansonnier francese. A gestire l’azienda c’è ora la moglie Maria Cristina Diaz con i figli. Fermentazioni spontanee, lieviti indigeni, temperature non controllate, macerazioni sulle bucce – circa tre settimane – poi i vini restano sulle fecce fini per diversi mesi. Questo Chianti Classico Poggio ai Mori viene affinato solo in acciaio mentre la Riserva riposa per almeno due anni in vecchie botti di rovere da 30 hl. Sangiovese nudo-e-crudo al 100% da vendemmia manuale. Sangiovese commestibile già alla vista, nutriente fin al naso; trama rustica e sincera, l’abbinamento più raffinato sarebbe con del pane scuro e salame del contadino ma fuor di retorica contadina per carità, cantando da soli – sottovoce per non sembrar matti – “Les Anarchistes” di fronte al tramonto senese tra la luce che stinge il paesaggio, il bicchiere sempre da riempire, il caos dell’universo oltre e al di qua del sole.